Santa Caterina di SveziaFiglia di S. Brigida, nacque intorno al 1331, sesta di otto figli. Sposò verso i sedici anni un giovane cavaliere, anch'egli molto pio: ambedue s'impegnarono a vivere nella verginità.
Nell'anno santo 1350 si recò a Roma insieme con un gruppo di pellegrini per lucrare il giubileo; vi rimase poi per condividere la vita della madre nella casa di Piazza Farnese, tanto più che era stata raggiunta dalla notizia della morte del marito in Svezia, avvenuta il giovedì santo di quell'anno. Visse pertanto nell'assiduità della preghiera, nella pratica della più austera penitenza, coltivando eroicamente la virtù; partecipò con la madre al pellegrinaggio in Terra Santa.

Dopo la morte della madre, ne accompagnò le reliquie che vennero riportate a Vadstena; qui entrò monaca nel monastero brigidino, di cui fu la prima Badessa. Fu di nuovo a Roma per ottenere l'approvazione della Regola dell'Ordine del SS. Salvatore e per partecipare al processo di canonizzazione di sua madre: in questa occasione si mostrò « vera figlia di S. Brigida », come ebbe a chiamarla il Papa per la sua eloquenza.
Tornò a Vadstena, ormai sfinita e malata: vi morì il 24 marzo del 1381; le spoglie, tumulate nella chiesa del
monastero, divennero oggetto di venerazione per tanti visitatori.



PREGHIERA A S. CATERINA

O Dio, che ornasti la beata Caterina in special modo
delle virtù di umiltà, carità e angelica purità, umilmente
ti supplichiamo, per i meriti e l'esempio di lei, di ren-
derci così fermi nella fede e ardenti nella carità, da otte-
nere i premi eterni. Per Gesù Cristo nostro Signore.
Amen.

S. Caterina, giglio di purità, prega per noi.
S. Caterina, modello di umiltà, prega per noi.
S. Caterina, mirabile nell'amore verso Gesù e Maria,
prega per noi.
Pater, Ave, Gloria.

(Preghiera composta dalla Santa Madre M. Elisabetta Hesselblad e approvata dalla S. Congregazione per le Indulgenze il 5 luglio 1905).